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Brevetti

Cos’è?

Il brevetto è un atto giuridico che permette, a colui che lo possiede, di utilizzare in maniera esclusiva un bene.

L’articolo 66 comma 1 del codice della proprietà industriale specifica come: “i diritti di brevetto per invenzione industriale consistono nella facoltà esclusiva di attuare l’invenzione e di trarne profitto nel territorio dello Stato, entro i limiti ed alle condizioni del presente codice.”

 

Quali sono i requisiti di brevettabilità dell’invenzione?

Il brevetto può essere concesso se l’invenzione risponde ai requisiti de:

  1. La novità: l’articolo 46 commi 1 e 2 c.p.i. specifica come per concetto di novità si intende quello ove, al momento della richiesta di tutela, l’invenzione oggetto della domanda non sia compresa allo stato della tecnica e cioè che non sia stato divulgato o reso accessibile al pubblico mediante una descrizione, una utilizzazione o qualsiasi altro mezzo.

  2. La liceità: l’articolo 50 c.p.i. specifica come non possono costituire le domande di brevetto le invenzioni la cui attuazione è contraria all’ordine pubblico ed al buon costume.

  3. L’industrialità: l’articolo 49 del c.p.i. specifica come un’invenzione è considerata atta ad avere una applicazione industriale se il suo oggetto può essere fabbricato o utilizzato in qualsiasi genere di industria, compresa quella agricola.

  4. L’attività inventiva: l’articolo 48 c.p.i. specifica come un’invenzione è considerata come implicante un’attività inventiva se per una persona esperta del ramo, essa non risulta in modo evidente dallo stato della tecnica. Infatti, l’invenzione non basta che sia nuova, ma deve possedere anche un livello di ingegnosità tale che la distingua concretamente da ciò che già esisteva.

  5. La sufficiente descrizione: questo requisito, disciplinato nell’articolo 51 c.p.i. non riguarda solamente il prodotto su cui viene richiesta la tutela ma anche la descrizione della domanda, ovvero la redazione del documento per proporre la domanda. Nello specifico ogni invenzione deve essere descritta in modo sufficientemente chiaro e completo perchè ogni persona esperta del ramo possa attuarla e deve essere contraddistinta da un titolo corrispondente al suo oggetto.

 

 

Cosa non è brevettabile?

Non è brevettabile tutto quello che è definito nell’art. 45 comma 2 c.p.i., ossia le scoperte, le teorie scientifiche, i principi o metodi per attività intellettuali o commerciali.

 

Che differenze ci sono tra un brevetto ed un modello di utilità?

Il modello di utilità è un tipo di tutela che il legislatore ha voluto disciplinare per riconoscere le invenzioni minori e non banali. Questa tutela non è presente in tutti gli stati poiché alcuni di essi accettano solo la distinzione tra brevetto e modello ornamentale.

I requisiti della domanda di tutela sono gli stessi del brevetto, ma qualora venisse concessa durerebbe 10 anni, a differenza del brevetto che dura 20 anni.

Sotto il profilo sostanziale il modello di utilità consiste nella forma nuova di un prodotto industriale, che dia ad esso una particolare comodità di applicazione o di impiego e di efficacia, per questa ragione il modello è visto come una invenzione minore rispetto al brevetto.

 

Quanto tempo ci vuole ad ottenere la registrazione di un brevetto?  

Deposito >0 mesi: primo deposito nazionale (si acquisisce la Data di Priorità con la quale inizia il Diritto di Priorità);
Deposito >9 mesi: invio del rapporto di ricerca sull’invenzione da parte dell’EPO (European Patent Office) e possibilità di rispondere ai rilievi eventualmente mossi dall’esaminatore difendendo l’originalità e l’innovatività del proprio trovato rispetto allo stato della tecnica;
Deposito >12 mesi: termine ultimo utile per estendere la domanda di brevetto all’estero con una domanda internazionale (tramite domanda PCT, brevetto Europeo, brevetto US ecc.) conservando la data di priorità acquisita
Deposito >18 mesi: pubblicazione dell’invenzione da parte degli uffici che hanno ricevuto la domanda di brevetto;
Deposito >24÷36 mesi: concessione (o rifiuto) della domanda di brevetto. In caso di rifiuto il richiedente ha 60 gg di tempo per fare ricorso.

 

Quanto dura la concessione?

La concessione di un brevetto ha una durata di 20 anni. 

 

Chi può depositarlo?

La domanda di brevetto può essere presentata da chiunque, sia da persone fisiche senza partita IVA o imprese.

La domanda di brevetto può essere presentata anche contemporaneamente da più persone, siano essi inventori o finanziatori, che dovranno nella domanda di tutela, specificare le loro rispettive percentuali di proprietà della futura concessione.

Può accadere, in alcuni casi particolari come quelli dell’invenzione del dipendente, che il diritto al brevetto spetti al datore di lavoro e non all’inventore.

 

Quali sono le norme nazionali che disciplinano il brevetto?

Le norme che disciplinano il marchio sono il Codice Civile negli artt. 2584-2591, ed il Codice della Proprietà Industriale D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30 e successive modifiche.

 

Quali differenze ci sono tra la domanda di brevetto nazionale, comunitaria e internazionale?

Il brevetto nazionale protegge l’invenzione nel territorio dello stato italiano. 

Il brevetto comunitario non è un brevetto unico ma un fascio di brevetti per ogni stato che protegge l’invenzione nel territorio della CE. 

La domanda di brevetto internazionale è una procedura chiamata PCT (Patent Cooperation Treaty) che non consente la concessione di un brevetto unitario ma consente una domanda di brevetto in ognuno di quei paesi che hanno aderito al PCT.

 

Si può concedere l’utilizzo di un brevetto a terzi?

Il proprietario del brevetto può concedere l’utilizzo dello stesso a terzi mediante i contratti di licenza. Questa può essere di tre tipi:

 

  • licenza esclusiva: un solo concessionario ha il diritto di utilizzare la tecnologia brevettata, la quale non può essere usata dal proprietario del brevetto

  • licenza unica: un solo concessionario, unitamente al proprietario del brevetto, ha il diritto di utilizzare la tecnologia brevettata

  • licenza non esclusiva: diversi concessionari, verosimilmente in aree diverse, e il titolare del brevetto hanno il diritto di utilizzare la tecnologia brevettata.

 

 

Come si deposita?

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